Appartamento n° 1, Cora Venturi&Yui Tsubaki

Mi ritrovai a girovagare per le strade della più grande metropoli giapponese. Era un groviglio di colori sfavillanti e di luci variopinte. La folla gremiva ogni angolo vuoto e mi sembrava di essere immersa in una favola antica.
Camminavo dritta,con il mio solito portamento energico e nervoso,eretta nei miei 1,72 m di statura.
Per me era complicato stabilire la numerazione degli appartamenti ma dopo un po' di fatica trovai il numero 1.
Quando entrai non c'era nessuno e l'appartamento così,vuoto era infinitamente tetro e cupo.
Ero in attesa della mia nuova coinquilina. Sapevo che era giapponese ma non molto altro su di lei.
Sospirai pensando alle condizioni pessime del mio giapponese e me ne stetti inerme,finchè non sentii dei passi avvicinarsi alla porta e rimbombare sul linoleum del corridoio.
Deve essere lei..

Era una mattina come tante, mi trovavo per strada con il capuccio della mia felpa in testa e le mie cuffie, a testa bassa camminavo, lasciandomi scorrere accanto le persone, i palazzi, i colori, come se le cose intorno a me si fossero velocizzate... e seguendo i miei passi senza guardare su, cercavo di raggiungere quello che sarebbe diventato il mio appartamento... durante il cammino mi chiedevo se mi sarei trovata bene con la mia nuova coniquilina, e che tipo di persona mi sarei trovata davanti.
Quando arrivai all'appartamento mi accorsi che c'era una luce, quindi non ero arrivata per prima, lei si trovava già dentro.
Così aprii la porta. La vidi.

- Piacere io sono Yui Tsubaki e tu? -

Una ragazzina dal visino carino apparve da dietro la porta presentandosi educatamente. Aveva un paio di cuffie al collo.
- Oh buongiorno! Sono Cora Venturi..piacere!- le risposi sorridendo
La scrutai con i miei occhioni chiari e le parlai in tono un po' distaccato.
- Che dici? Mi aiuti a pulire un po' qui?- le chiesi prendendo in mano uno straccio e mettendomi all'opera.

Era ormai certo che quella ragazza sarebbe stata la mia coinquilina... non mi fece un'impressione molto positiva, specie quando con tono molto distaccato mi disse: - Che dici? Mi aiuti a pulire un po' qui? - non era il senso della frase che mi aveva infastidito, ma il modo e il tono con cui si è rivolta a me pur conoscendomi da poco... sembrava più un comando che una domanda... e questo è uno dei tipici atteggiamenti che io odio. Mi venne subito da pensare: - Già partiamo con il piede sbagliato... -, però per evitare di creare subito problemi, e giudicando troppo presto lei come persona dissi cortesemente:

- Certo, dividiamocci i compiti... magari iniziamo dalle nostre rispettive camere e poi pensiamo al resto! Va bene? - Le sorrisi...

-Perfetto!- risposi senza scompormi
Le feci un mezzo sorriso e iniziammo a pulire.
Io scelsi la mia stanza. Non la scelsi a caso,ma in base alle mie esigenze. La mia nuova coinquilina non sembrava avere niente in contrario,e perciò si diresse verso l'altra camera senza protestare..
Credo che non mi riserverà in alcun modo scocciature..Meglio così.. pensai asciugandomi la fronte imperlata di sudore e facendo un sorrisetto sarcastico

Cominciammo a pulire la casa... e decisi di immergermi completamente nella musica per rilassarmi, con le mie cuffie... tanto che ad un certo punto vedi la ragazza che mi faceva cenno...

- Eh? .... cosa? non sento? - forse era da un po' che mi chiamava per dirmi qualcosa, ma non riuscivo a sentirla, mi tolsi le cuffie...

- Scusa, non riuscivo a sentirti, cosa volevi dirmi? -

-Oh non fa niente..va tutto bene..- le dissi distrattamente e senza guardarla ma sorridendo
Tornai al mio lavoro.
Scorsi un volumetto di Nana in fondo alla valigia. Lo accarezzai.
- E' grazie a te che ho vinto.. mormorai guardandolo

-Oh non fa niente..va tutto bene..-, mi disse, ma mentre stavo per rimettere le cuffie la sentii mormorare... - E' grazie a te che ho vinto..

Così presa dalla curiosità, a costo di sembrare invadente le chiesi:

- Scusa, non vorrei essere indiscreta, ma ti ho sentito mormorare qualcosa... cos'è che hai vinto? - La guardai sorridendo...

Di istinto strinsi a me il volumetto ma poi glielo porsi.
-Sono una scrittrice..ho realizzato una versione scritta di questo manga..è la ragione del mio successo..- le dissi quasi sorridendo
Questa ragazza mi sta prendendo bene..