Bozza Racconto per Concorso

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• £µlú'91 •
view post Posted on 20/7/2011, 16:31




Avete presente quel tipo di persona amata da tutti? Qualsiasi cosa faccia risulta buffa e divertente, nessuno ci trova cattiveria, ma solo tanta ingenuità da far quasi tenerezza. Sono le classiche persone che nella vita hanno tutto facile, per loro è tutta una strada in discesa.
Beh! Se ve lo state chiedendo: “No! Non sono in quella categoria di persone!”, anche se credo si fosse capito dal sottile cinismo con cui le ho descritte. Io sono l’esatto opposto, la prima impressione è quella che mi frega, direi quasi che sia fatale. Sono quella classica persona che porta avanti l’antipatica teoria che dietro alle persone precedentemente citate si nasconda il marcio, e che sono le persone attorno a loro ad essere ingenue. Siamo realisti per un attimo e poniamoci una semplice domanda: “C’è mai capitato di fare pensieri negativi? Anche se siete persone che non farebbero mai del male a nessuno?” Non siamo ipocriti sappiamo benissimo qual è la risposta. Anche alla persona più buona del mondo a volte capita di rispondere male senza volerlo, di avere dei pensieri sadici che però non ha mai messo in pratica, ed è questo ciò che determina una persona buona da una cattiva, non trasformare in realtà quel pensiero che per pochi secondi ci ha sfiorato, porci un blocco, un margine da non oltrepassare.
Cosa volete che vi dica, portare avanti questa tesi non giova certo alla mia immagine, già abbastanza stereotipata dalla società odierna, le mie non sono solo paranoie, non vi sembra strana questa loro pacatezza quasi meccanica, quel sorriso stampato quasi non umano, come se fossero dei robot privi di sentimenti sia positivi che negativi, insomma delle macchine capaci di uccidere o di macchiarsi dei peggiori crimini, invece nella società sono io ad essere classificato come il tipico Serial Killer che non riesce ad interagire con la società, quello disturbato mentalmente, quello appunto capace di azioni violente e incontrollate proprio perché non riesce a frenare il flusso delle sue emozioni.
Durante la narrazione di questa storia potrete constatare con i vostri occhi il vero volto di un Serial Killer e se ciò di cui parlerò vi turberà non voglio che me ne riteniate responsabile, sta a voi giudicare se è realtà o finzione, solo un piccolo consiglio: “Non giudicate mai una persona dalla semplice apparenza, perché non siete in grado neanche di conoscere voi stessi e chi vi sta accanto!” Qualsiasi individuo può rivoltarsi contro di voi, anche quello più insospettabile e credetemi non sono delle semplici paranoie o illazioni, è una questione di secondi, quindi consiglio durante la lettura di controllare accuratamente se siete soli in casa o nella stanza in cui vi trovate e di tenere gli occhi sempre ben aperti, perché il pericolo è sempre in agguato, persino io ne sono stato vittima inconsapevole.
Mi chiamo Mattew Williams, all’epoca dell’accaduto avevo 32 anni, ero un dottore molto affermato nel mio ospedale, mi ero laureato con il massimo dei voti vincendo varie borse di studio, diligente nel lavoro, meticoloso con i pazienti e dopo qualche anno diventai primario. Il mio ospedale aveva appena deciso di associarsi ad un’università del posto, quindi cominciavano a girovagare qua e la per l’ospedale alcuni specializzandi. Tra l’oro c’era una ragazza di nome Loren Martin, il nostro fu un incontro fortuito, almeno è quello che credevo allora, se solo lo avessi saputo qualche tempo prima le cose non avrebbero provocato un grosso cataclisma nella mia vita.
In quel periodo non ero impegnato con nessuno, il mio lavoro mi sottraeva troppo tempo tanto da non permettermi di dedicare le mie energie residue in una relazione, inoltre il mio lavoro mi appagava molto e non sentivo questa esigenza, poi essendo un tipo timido, pochi amici, un lupo solitario, non che fossi di brutto aspetto, anzi tutto il contrario, ma non venivo classificato tra gli uomini affascinanti e tenebrosi, ma in quelli che hanno lo sguardo che uccide tanto da intimorire tutti, all’apparenza burbero, snob , sicuramente non ero uno sfigato impacciato e contavo molti successi, che considero del tutto irrilevanti, perché mettevo sempre in primo piano i miei doveri e il mio lavoro.
Però Loren era così bella, solare, intelligente, era sempre con il sorriso sulle labbra, sempre a dare una mano ai suoi colleghi, cosa dire io l’ammiravo tanto, perché al mio contrario oltre alla bravura era riuscita ad ambientarsi subito e ad essere amata da tutti indistintamente. Ero da sette anni in quell’ospedale e nonostante i miei grandi successi lavorati avevo fatto amicizia si e no con due o tre persone al massimo, con i pazienti nonostante mi ritenessero competente, forse per il mio carattere i contatti erano freddi e distaccati.
Come certamente avrete capito, me ne innamorai perdutamente, tanto da cadere ai suoi piedi, ero diventato il suo cagnolino, successe tutto gradatamente, forse per questo non mi accorsi che non stavo percorrendo la strada giusta, persi ogni cognizione di tempo e spazio.
Tutto inizio quando mi convinsi ad avvicinarla, non riuscivo più a stare li a guardarla ogni giorno con quel suo camice che indosso a lei sembrava un abito da sera, sempre ricolma d’amore da dare, così anche se andavo contro ogni mio principio, mi convinsi che una persona così dolce non avrebbe mai rifiutato di fare amicizia, così mi buttai e con una scusa banale riguardo un consulto medico su una paziente, cominciammo a parlare, nei giorni che seguirono ci soffermammo sul semplice saluto, il che per me era già un notevole passo avanti. Poi qualche tempo dopo durante una pausa, ci incontrammo casualmente vicino al distributore, da lì cominciammo a parlare, lei prese l’iniziativa e mi scrisse il suo numero su un biglietto e me lo infilò nel taschino dicendo: “Quello ti servirà se vuoi chiamarmi per chiedere un appuntamento!” ammiccò e andò via sorridendo, io presi questo suo gesto sfacciato come un segno, forse aveva capito le mie intenzioni, ma sapeva che mi sarebbe servita una spinta, così aspettai che non fosse più nel mio raggio ottico presi il foglio dal taschino, digitai il numero e le telefonai.
Rispose chiedendo chi fosse, ovviamente non sapeva il mio numero, almeno così credevo, così le dissi: “Che ne dici se andiamo a prendere un caffè quando finisce il turno di notte?” La sentii sorridere, anche se non potevo vedere la sua faccia, mi rispose: “Va bene!” sorrise ancora e chiuse la telefonata, quando mi ricomposi tornai a lavorare, in attesa della nostra uscita.
Quando finii il turno pensai di chiamarla per chiederle dove si trovava e dove ci saremmo incontrati, ma lei mi stava già aspettando dietro la porta della stanza dell’ultimo paziente di quella notte, ne fui sorpreso, comunque molto felice di questa inaspettata sorpresa, non presi questo gesto come qualcosa di anormale altrimenti sarei stato paranoico, credo che chiunque avrebbe sorvolato come ho fatto io.


CONTINUA
...

Cosa ne pensi fino a qui? XD Va corretto e riveduto ovviamente! ^^


Edited by • £µlú'91 • - 20/7/2011, 21:02
 
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ReiraIchinose99
view post Posted on 20/7/2011, 20:09




Mi piace!però sono curiosa...XD
 
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• £µlú'91 •
view post Posted on 20/7/2011, 20:31




DEvo rivedere milti punti per renderli più salienti... però ancora il bello deve venire... quindi è ovvio che è un po' smorto! XD
 
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ReiraIchinose99
view post Posted on 20/7/2011, 20:48




CITAZIONE (• £µlú'91 • @ 20/7/2011, 21:31) 
DEvo rivedere milti punti per renderli più salienti... però ancora il bello deve venire... quindi è ovvio che è un po' smorto! XD

Non è affatto smorto. E' molto carino. La storia è ben articolata,lo stile è semplice ma efficace. Lo spunto c'è ed anche l'ispirazione..^^
 
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• £µlú'91 •
view post Posted on 23/7/2011, 12:46




Eh si, devo correggere molti pensieri perchè li vorrei mettere più suspense e poi in generale vanno corretti, la semplicità è quella che voglio mantenera, ma non troppa, e si sono ispirata, ma il difficile viene quando devo sviluppare la storia e vedere che fa sto Killer sadico e spietato! XD
 
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ReiraIchinose99
view post Posted on 23/7/2011, 13:12




Ah..è lui il killer?XDXD Io pensavo fosse lei!O.o
 
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• £µlú'91 •
view post Posted on 23/7/2011, 22:22




Killer è generico... non ti dico chi è il Killer! XD
 
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ReiraIchinose99
view post Posted on 24/7/2011, 12:04




Giusto!*_* l'unica cosa...non fare che è lui..sarebbe troppo difficile da descrivere quel momento di completa follia..^_^ Non lo fare...
 
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• £µlú'91 •
view post Posted on 24/7/2011, 14:30




Si ci stavo pensando, e diciamo che il finale so come deve andare... hehehe non credo te lo aspetti in ogni caso è il contenuto centrale che è difficile, devo ricreare delle situazioni particolari e descriverle bene... ma ho già in mente qualcosa! XD
 
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ReiraIchinose99
view post Posted on 24/7/2011, 14:34




CITAZIONE (• £µlú'91 • @ 24/7/2011, 15:30) 
Si ci stavo pensando, e diciamo che il finale so come deve andare... hehehe non credo te lo aspetti in ogni caso è il contenuto centrale che è difficile, devo ricreare delle situazioni particolari e descriverle bene... ma ho già in mente qualcosa! XD

perfetto allora!!*_* voglio sapere il seguito!!!
 
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• £µlú'91 •
view post Posted on 26/7/2011, 16:02




Quando l'ispirazione mi colpisce ancora... spero di non avere il blocco dello scrittore! hahaha XD
 
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ReiraIchinose99
view post Posted on 26/7/2011, 18:43




noooooo!-.-
 
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11 replies since 20/7/2011, 16:31   583 views
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